
A poco meno di due settimane dallo start ufficiale, cresce l’attesa per il 45° Rally Internazionale Casentino, in programma venerdì 11 e sabato 12 luglio. La gara, organizzata da Scuderia Etruria SCRL, è valida come quarta prova dell’International Rally Cup e inserita anche nella programmazione della Mitropa Rally Cup.
Un appuntamento storico e affascinante, che nel 2024 ha visto trionfare il romagnolo Simone Campedelli su Skoda Fabia RS. Proprio Campedelli, protagonista assoluto della passata edizione, è stato chiamato a descrivere le sette prove speciali in programma quest’anno, tracciando un’analisi dettagliata dei 101,73 km contro il cronometro che compongono l’ossatura tecnica del rally.
Rosina: ritmo misto e grip elevato
«La Rosina è sicuramente una prova mista e guidata – racconta Campedelli – con un primo tratto in salita abbastanza aperto, mentre la discesa è più veloce, con tornanti e passaggi nel sottobosco. L’asfalto ha un grip elevato, con grana grossa, ma nella seconda parte diventa più stretto, quindi le traiettorie sono spesso obbligate. Non è una prova troppo lunga né eccessivamente selettiva, ma è comunque interessante. Lo scorso anno l’abbiamo corsa anche di notte: media difficoltà, ma tecnica».
Talla-Crocina: l’anima del Casentino
La Talla, anche chiamata Crocina, è la prova simbolo del Casentino. Non è mai cambiata nella sostanza, anche se a volte è stata accorciata o allungata. Rimane sempre la più iconica: può essere da 25, 30, persino 36 chilometri. Bellissima.
Alterna tratti velocissimi in sottobosco, carreggiate strette e larghe, tanti tagli. La discesa finale è guidata, su strada a due corsie. È una prova completa, dove davvero si può fare la differenza.
Il tratto in salita fino al bivio del bosco – dal km 7 al km 15 circa – è un misto veloce che non dà respiro: curve in sequenza da quarta a quinta. Di qui delle prove che ti restano dentro, che ti fanno venire voglia di tornare a correrla ancora
Dama: tecnica e cambi di ritmo
Dama è una prova diversa, più compatta. Ha diverse curve strette, vicino alla roccia, con grip sempre alto. Nella prima parte l’asfalto è un po’ sconnesso fino all’inversione, poi si apre su una strada larga e più veloce, a due corsie.
Ha curve più fluide, ritmo più scorrevole, ma è comunque una prova con due anime, due cambi di passo netti, molto interessanti. L’asfalto aiuta, ma va gestita bene, soprattutto nella scelta gomme. Una prova davvero bella anche dal punto di vista tecnico.
Una sfida tecnica e imprevedibile
Il commento del pilota romagnolo si chiude con una considerazione generale:
Il Rally Casentino è una gara vera, difficile, tecnica, spesso condizionata dalle condizioni meteo. Le prove lunghe mettono a dura prova la gestione delle gomme, e richiedono concentrazione assoluta. È una di quelle gare che, se la vinci, sai di aver fatto qualcosa di importante.
Verso l’11-12 luglio: iscrizioni aperte fino al 4
L’organizzazione sta già raccogliendo grande interesse da parte degli equipaggi, anche internazionali. Le iscrizioni resteranno aperte fino a venerdì 4 luglio. Per i fan e gli addetti ai lavori si preannuncia un’edizione di altissimo livello, sia sul piano sportivo che spettacolare.