
I Rossi di Santa Maria Novella si guadagnano l’accesso alla finale del Calcio Storico Fiorentino 2025 grazie a una prova di forza nella prima semifinale, disputata questo pomeriggio in Piazza Santa Croce. A farne le spese sono stati gli Azzurri padroni di casa, battuti per 16 cacce e mezzo in una sfida combattuta ma sempre sotto il controllo dei vincitori.
La partita: partenza sprint dei Rossi, reazione Azzurra inutile
Il match è iniziato con un ritmo altissimo e i Rossi subito in grande spolvero, capaci di imporre il loro gioco fisico e organizzato. Gli Azzurri hanno provato a rientrare in partita nella fase centrale dell’incontro, quando sono riusciti a rallentare l’emorragia di cacce e a costruire qualche azione offensiva. Tuttavia, nonostante la generosità mostrata, la squadra di Santa Croce non è riuscita mai davvero a mettere in discussione il risultato.
Rivincita della finale 2024: dominio confermato
La sfida aveva anche il sapore di una rivincita: le due formazioni si erano affrontate nella finale dello scorso anno, vinta dai Rossi alla celebre “caccia d’oro”. Anche oggi, la squadra in maglia rossa ha confermato la propria superiorità, consolidando il ruolo di favorita per la conquista del trofeo 2025.
Ospiti e atmosfera: Jovanotti sugli spalti, messeri in corsia
Grande spettacolo anche sugli spalti, dove l’ospite d’onore della giornata è stato il cantautore Jovanotti, accolto con entusiasmo dal pubblico fiorentino. A ricoprire il ruolo di magnifici messeri sono stati tre campioni del nuoto italiano e della Rari Nantes Florentia: Leonardo Zazzeri, Filippo Megli e Matteo Restivo, protagonisti anche a livello internazionale con la Nazionale azzurra.
Verso la finale del 24 giugno
Con questa vittoria, i Rossi accedono alla finale del 24 giugno, giorno di San Giovanni, patrono della città. Per conoscere i loro avversari bisognerà attendere la seconda semifinale, in programma domani: di fronte i Bianchi di Santo Spirito e i Verdi di San Giovanni, in un altro scontro dall’alto tasso di rivalità e tradizione
📷Foto di Giovanni Bucarelli