
La Curva Fiesole, storico e passionale settore del tifo organizzato della ACF Fiorentina, ha deciso di rompere il silenzio con un comunicato duro e diretto. Il messaggio è rivolto alla società gigliata e, in particolare, alla dirigenza, colpevole – secondo i tifosi – di arroganza, incompetenza e di aver tradito la storia e l’identità della Fiorentina.
Il testo, diffuso sui canali social e condiviso tra i gruppi organizzati, è stato strutturato in un attacco frontale che ripercorre anni di malcontento, decisioni incomprensibili e scelte manageriali giudicate fallimentari.
Ecco di seguito il testo integrale, suddiviso in sezioni per agevolarne la lettura.
Arroganza e Incompetenza
Dopo anni di silenzi, fiducia e sacrifici, ci ritroviamo davanti all’ennesima dimostrazione di arroganza e incompetenza da parte di una società che ha dimostrato di non avere rispetto né per la storia della Fiorentina, né per chi quella maglia la difende ogni giorno: i tifosi.
La fedeltà della Curva Fiesole
La Curva Fiesole è sempre stata presente. Abbiamo accettato scelte incomprensibili, abbiamo visto negli anni partire i nostri giocatori migliori alla Juventus, senza alzare barricate ideali per non creare tensioni, solo per amore della maglia.
Abbiamo digerito lo scempio del cambio di stemma, trattato come fosse un gioco da social media manager. Abbiamo sopportato l’atteggiamento spocchioso e distante di una dirigenza che negli ultimi tempi particolarmente, non ha mai avuto un dialogo vero con la sua gente.
Abbiamo sopportato il sabotaggio sportivo avvenuto a gennaio di qualche anno fa, abbiamo accettato che levaste dalla squadra Uomini spogliatoio, che amano questa città, per un progetto sportivo fallito inesorabilmente dopo qualche mese.
Abbiamo dato tutto, sempre. Senza mai chiedere nulla in cambio.
E ora ci ritroviamo anche a dover ascoltare parole inaccettabili sul nostro conto? Prima di parlare della Curva, caro presidente: pulisci la bocca.
La Fiesole è cuore, voce, sacrificio. È passione vera. E se fino ad ora abbiamo scelto la strada del silenzio per non fare male alla Fiorentina, oggi quel silenzio finisce.
Addii, Confusione e mancanza di progetto
Anche quest’anno diremo addio ai nostri giocatori migliori, continueremo a galleggiare senza una direzione, senza un progetto, senza una visione.
Noi, invece, l’avevamo vista lunga sulle qualità umana e professionale di chi ha costruito e gestito questa squadra in questi anni, Daniele Pradè simbolo di una gestione sportiva fallimentare che va avanti da anni, principale responsabile della disaffezione di un intero popolo.
Direttore: se hai un briciolo di dignità, cosa della quale dubitiamo, segui l’esempio del “figlio Palladino”: levati dalle palle!
Critica alla presidenza
Lei presidente, che del calcio conosce solo fatturati e infrastrutture, si è circondato solo di signor sì, incapaci di gestire una piazza come Firenze.
Nessuno ha mai il coraggio di dirle una parola fuori posto, per paura di perdere il posto fisso. Come sempre, però, tocca a noi parlare, perché il nostro di posto non è un incarico da conservare. Il nostro posto non si compra e non si chiede.
Il nostro posto ce lo siamo guadagnati. Con la voce, con la presenza, con l’amore, col sacrificio.
La Fiorentina non siete e non sarete mai voi, la Fiorentina è una città, è questa curva, è un popolo. E quel popolo ora si è stancato.
Avvertimento finale
Caro presidente, parlare di maggioranza e minoranza, ha risvegliato in noi ricordi non piacevoli. Qualcuno prima di lei ci aveva già provato, e tutti ricordiamo come è andata a finire. Si faccia consigliare bene da chi ha intorno.
Se scegliete la guerra con Firenze, siete destinati a perderla. Perché chi si mette contro questa Curva, si mette contro l’anima stessa di questa squadra e non può che avere le ore contate.
Noi siamo la Fiorentina. Ieri, oggi e domani.