
Il club fiorentino si posiziona al 3° posto nella classifica femminile e al 4° in quella maschile, conquistando un totale di 28 medaglie. Le giovani promesse trascinano la squadra, confermando la solidità del vivaio gigliato
La Rari Nantes Florentia ha chiuso in bellezza i Campionati Italiani di Categoria, confermandosi una delle grandi potenze del nuoto nazionale. La società di Lungarno Ferrucci ha conquistato un prestigioso terzo posto nella classifica generale femminile e un eccellente quarto in quella maschile, a testimonianza di una solidità tecnica e organizzativa che proietta il club tra le eccellenze italiane.
Il medagliere finale è un trionfo: ben 28 medaglie (7 ori, 13 argenti, 8 bronzi), frutto di una combinazione perfetta tra l’esplosione dei giovani talenti e le prestazioni di atleti consolidati. Il settore femminile è stato trascinato dalla straordinaria Emma Vittoria Giannelli, che ha dominato gli 800 e 1500 stile libero Cadette e ha conquistato un argento nei 400. Accanto a lei, spiccano le vittorie di Emma Donati nei 200 dorso Ragazze e la giovane Bianca Nannucci, che ha contribuito all’oro nella staffetta 4×200 stile libero Cadette.
Staffette protagoniste e prospettive future
Anche il settore maschile ha dato il suo prezioso contributo, con gli ori individuali di Giovanni Guatti (50 stile libero Seniores) e Niccolò Papetti (50 stile libero Ragazzi), e il trionfo nella staffetta 4×200 stile libero Juniores. Questi risultati assumono un valore ancora maggiore se si considera l’assenza di due pilastri come Lorenzo Zazzeri e Filippo Megli, impegnati nei Mondiali di Singapore.
Le staffette, in particolare, si sono rivelate un punto di forza cruciale per la Rari Nantes Florentia, portando a casa un ricco bottino di medaglie e dimostrando la profondità e la qualità del vivaio. Il bilancio si chiude con il club al primo posto nella categoria Juniores femminile e al secondo tra le Ragazze, confermando un futuro luminoso per il nuoto fiorentino.
L’emozione ha toccato il suo apice con l’ultimo tuffo agonistico di Paola Biagioli, un’atleta che ha segnato un’epoca per il nuoto italiano e che ha salutato il pubblico con un’eredità di successi e un esempio di dedizione.