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L’Unione Rugby Firenze prosegue la preparazione precampionato e, con essa, il lavoro puntuale sui reparti. La mischia – insieme ai trequarti l’altra metà fondamentale del sistema – è la piattaforma su cui si costruiscono possesso, territorio e pressione. L’attenzione è massima su un reparto che condiziona le fonti di gioco da cui dipendono qualità e continuità delle performance in gara.
Per la stagione 2025/26 il reparto avanti gigliato vede due guide tecniche dedicate: Samuele De Simone, responsabile degli avanti della Prima Squadra in Serie A proveniente dallo staff Under 18 URF e Marco Bonanni, responsabile degli avanti della Cadetta 1 in Serie B. Un doppio presidio che risponde alla volontà del Club di dare coerenza metodologica a tutto il percorso senior, con principi condivisi tra le categorie, integrazione dei carichi e un linguaggio tecnico comune, così da valorizzare al meglio sia i profili più esperti sia i giovani in ingresso dall’Under 18.
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Di seguito, le dichiarazioni dei due tecnici.
il commento di Samuele De Simone | Coach Avanti – Prima Squadra (Serie A):
Prima di tutto faccio un plauso ai ragazzi per l’impegno che stanno mettendo in tutti gli allenamenti di questa pre season. Nuova stagione e nuovo gruppo, per questo motivo, appena arrivato ho impostato insieme allo staff un lavoro che partisse dai punti di forza dei ragazzi e dare continuità al lavoro fatto nei due anni precedenti. Lavoro conosciuto in quanto negli anni passati c’era sempre stata condivisione tra gli staff della U18, da cui provengo, e quello della seniores. Nella primissima parte di stagione siamo andati a lavorare sia per quanto riguarda la rimessa laterale sia la mischia sui principi di base per vedere il livello generale di tutti i ragazzi.
Siamo partiti tutti insieme, inizialmente questa si poteva presentare come una piccola criticità nel lavoro di reparto avendo per ovvi motivi vari livelli ma posso dire che si è invece trasformata in un punto di forza perché ho visto i ragazzi più esperti aiutare quelli più indietro e quelli più indietro “spingere” per arrivare a livello. Oltre a questo dovevamo conoscere prima di tutto bene ogni singolo ragazzo. Sia la mischia che la rimessa laterale sono due fasi di conquista dove i meccanismi ed i movimenti devono essere all’unisono e conosciuti bene da tutti i componenti. Da circa una settimana siamo andati a “dividere” i gruppi delle tre categorie e piano piano rispetto alle competenze dei vari gruppi ci stiamo focalizzando sui dettagli. Personalmente credo molto che nel nostro sport, e quindi anche nelle mischie e nelle rimesse lateriali, i dettagli facciano la differenza uniti ovviamente anche al lavoro. Per questo motivo abbiamo appena concluso una settimana dove il lavoro di reparto è stato fatto ogni allenamento e questo sarà il modus operandi fino all’inizio del campionato.
Se tiro un bilancio di queste 6 settimane di lavoro sono contento, sapevo di trovare un gruppo abituato a lavorare e competente, ma vedo miglioramenti allenamento dopo allenamento. I ragazzi oltre ai complimenti fatti in avvio per il lavoro svolto cercano di prendere ogni consiglio o suggerimento dato da me e dai componenti dello staff come motivo di confronto e crescita. In questo ambito sicuramente c’è un ottimo lavoro di staff con Marco e Jacopo (Gambineri – ndr) ci siamo trovati sui punti fondamentali da portare avanti. Ovviamente, come ho detto anche a loro, ognuno andrà a personalizzare il lavoro adattandolo al materiale umano che avremo a disposizione, il campionato ed il proprio vissuto come allenatore. Lo stesso lavoro di condivisione è stato fatto anche con i giocatori. C’è un dialogo aperto su quello che vogliamo andare a proporre e su come farlo. Questo anche per renderli responsabili soprattutto in campo nel prendere le decisioni giuste. Se riusciamo a creare giocatori che sanno reagire alle mille situazioni che il nostro sport ci pone davanti in una partita abbiamo fatto una gran parte del lavoro.
Dalla prossima settimana, a due dall’inizio del campionato, sicuramente andremo ad accelerare. Ci aspetta un campionato impegnativo sappiamo che tante squadre si sono rafforzate ma io sono ottimista per natura… la riga la tirerò come ogni stagione alla fine. Bisognerà lavorare, lavorare e lavorare perchè un mio mantra è che il lavoro paga sempre magari non subito ma paga. Il campo ci dirà nel corso della stagione in che direzione stiamo andando. L’obiettivo è di diventare una squadra e un reparto, quello degli avanti, rispettato e che porta in campo il suo gioco e la sua identità e non che subisce quella degli altri. Siamo un gruppo giovane ma pieno di ottime individualità. Sarà compito mio e dello staff cercare di canalizzare al meglio tutto questo per permettere di far performare al meglio il gruppo. Chiudo con un ringraziamento alla società per l’opportunità che mi ha dato e di cui sono molto orgoglioso. Quello che posso dire è che farò di tutto per ripagare al meglio tutto questo.
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L’intervento di Marco Bonanni | Coach Avanti – Cadetta 1 (Serie B):
La preparazione della mischia in questa fase della stagione sta seguendo un percorso molto strutturato e progressivo. L’obiettivo è costruire solidità e continuità nel rendimento del pacchetto, ponendo le basi tecniche e fisiche su cui sviluppare automatismi e dinamiche collettive. La mischia è un reparto che richiede tempo, pazienza e attenzione ai dettagli, quindi stiamo adottando un approccio metodico, puntando molto sull’efficacia dei fondamentali individuali e sulla comunicazione tra i reparti.
Posso dire con soddisfazione che il lavoro sta dando i suoi frutti. Giorno dopo giorno vediamo miglioramenti evidenti, sia in termini di coesione del gruppo che di efficacia in campo. Stiamo insistendo molto sulla tecnica individuale, postura, legame, spinta, controllo del corpo e questo ci permette di creare basi più solide per il lavoro collettivo. Abbiamo suddiviso le sessioni anche per categorie di ruolo (prima, seconda e terza linea) in modo da personalizzare l’approccio e correggere in maniera mirata le criticità. Questo ci consente non solo di migliorare la prestazione della mischia nel suo insieme, ma anche di far crescere ogni singolo giocatore nel suo percorso tecnico. Come in ogni percorso di crescita, ci sono delle difficoltà fisiologiche. Una delle principali sfide è stata l’omogeneità del gruppo: abbiamo alcuni giocatori più esperti e altri ancora in fase di maturazione. Per questo motivo abbiamo lavorato molto sull’allineamento tecnico, sulla sincronizzazione dei movimenti e sul linguaggio comune da utilizzare in mischia.
Se la crescita continuerà così, sono fiducioso che la nostra mischia potrà diventare un punto di forza nel campionato. È ancora presto per fare bilanci, ma l’atteggiamento del gruppo è positivo, c’è voglia di lavorare e migliorarsi, e questo è l’aspetto più importante. Stiamo cercando non solo di costruire una mischia competitiva, ma anche di formare giocatori consapevoli del loro ruolo e capaci di adattarsi alle situazioni di gioco. La stagione è lunga e le sfide saranno tante, ma con questa mentalità possiamo toglierci delle soddisfazioni.
