Mentre sto scrivendo dei Maledetti Toscani coetanei di Bartali mi sono imbattuto in un frizzante 91enne, Giuliano Passignani (ex ciclista degli anni ‘50, ex calciatore, ex podista poi dirigente sportivo).
Un vero sportivo a tutto tondo. Lucidissimo e in gran forma Giuliano è un’altra fonte di storie e aneddoti sul ciclismo. Gli ho chiesto informazioni su Raffaele Di Paco e lui me le ha fornite con competenza e precisione. Poi ha aggiunto un episodio che ho il piacere di riportare qui di seguito.
Racconta Passignani: «Ho conosciuto Raffaele Di Paco nel 1988 in occasione di una due giorni per le glorie del ciclismo internazionale. All’epoca ero Presidente dell’Ente di Promozione AICS e avevo invitato ex corridori italiani, francesi, svizzeri e belgi. Venne deciso che, nel secondo giorno del loro soggiorno per questo raduno, ci saremmo trasferirti a Prato, dove si correva il Gran premio della città di Prato, vinto poi da Moreno Argentin.
In quella occasione, in attesa dell’arrivo della gara, gli ex professionisti doveva fare un giro del circuito di Prato e fare tagliare il traguardo a Raffaele Di Paco, il più anziano [classe 1908]. In quel periodo aveva l’handicap di una gamba ingessata. Per questo motivo gli era stata fornita una bici da donna con una pedivella fissa in basso. Furono una ventina i partecipanti a questa eroica gara, ma non andò a finire come avevamo deciso.
Il pentolaio, Valeriano Falsini [a cui è stato dedicato un documentario dal titolo Mi chiamava Valerio, 2014], ex corridore della Bianchi di Fausto Coppi, volle vincere questa insolita gara.
Furono due belle giornata che negli anni seguire ho continuato ad organizzare per le Glorie del Ciclismo Toscano, da me fondato a Montemurlo il 30 luglio 1988, in occasione del 73esimo compleanno di Aldo Bini».
Aggiunge Giuliano: «Il primo giorno ho avuto modo di stare un’oretta insieme a Di Paco a casa mia, insieme a Alfredo Sabbadin. Per l’occasione gli ho regalato uno dei miei disegni. Con Raffaele non ho avuto più occasioni di rivederlo, mentre sono andato a Venezia alla festa per le nozze d’oro di Alfredo.
Di Paco è stato un corridore elegante e signorile».
Raffaele Di Paco è stato corridore negli anni ’30. Pistard eccellente e velocista su strada ha vinto tappe al Giro e al Tour (all’epoca per squadre Nazionali). Bello e aitante era famoso come un divo del cinematografo.
Marco Pasquini
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