Riccardo Bianchi: Il sedicenne che corre verso il sogno nonostante i limiti
Il motorsport è un mondo di ostacoli, ma Riccardo ha imparato che la passione può essere la chiave per aprirsi ogni porta.
A soli sedici anni, Riccardo Bianchi ha già chiaro che nella vita nulla è dovuto. Nato a Bologna e cresciuto in provincia (Budrio), questo giovane pilota con un sogno nel cuore e i piedi ben piantati per terra, sta scrivendo la sua storia nel mondo del Motorsport. Una storia che parla di determinazione più che di budget, di coraggio più che di mezzi, e di una passione per i motori che brucia così forte da spingerlo a crearsi le opportunità che il destino sembrava non volergli dare.
Il sogno nato da un simulatore
La passione di Riccardo per il motorsport è nata fin da piccolo, seguendo le gesta dei campioni della Formula 1 . Tuttavia, l’idea di diventare egli stesso un pilota è emersa solo nel 2024.
“Ero al simulatore e ho pensato che mi piacesse molto la cosa. Così ho deciso di cercarmi un posto anche nel mondo delle corse reali” .
Un’ammissione che rivela come, a volte, i sogni più grandi nascano dalle esperienze più semplici. Quel momento di gioco e divertimento si è trasformato in una scintilla che ha acceso in lui una determinazione inaspettata.
La sfida economica: un ostacolo da superare
Uno dei primi dettagli che Riccardo specifica parlando della sua storia è proprio la situazione economica della sua famiglia.
“Non vengo da una famiglia ricca – l’ho specificato subito perché capirete quanto questo dettaglio sia importante nella mia storia” .
La sua famiglia lo sostiene in ogni modo possibile, ma con mezzi limitati. In un mondo come quello del motorsport, dove gli investimenti sono spesso ingenti, questa mancanza potrebbe aver spento le ambizioni di molti. Riccardo, invece, l’ha trasformata in una ragione in più per lottare.
La reazione: dallo sconforto alla rinascita
Il confronto con la realtà delle corse non è stato immediatamente incoraggiante. “Quando ho iniziato a pensare di poter diventare pilota, avevo molte speranze. Dopo poco però mi sono reso conto che era davvero difficile. In quel momento ho mollato la presa e non ci ho neanche provato” .
Questo momento di sconforto, però, è durato poco. A Febbraio del 2025, la fiamma si è riaccesa più forte di prima . È nata in lui una rabbia agonistica, sportiva, che lo ha spinto a riprovare con rinnovato vigore .
I primi successi: i podi e il team di Managment
Nonostante le difficoltà, il talento e l’impegno di Riccardo hanno iniziato a dare i loro frutti. Si è iscritto a due campionati di rental kart, uno a Ferrara (campionato Star) e uno a Modena (campionato Junior) .
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Quattro podi (alla realizzazione dell’articolo): due nella categoria Junior e due in quella Star
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Team Managment: A settembre 2025 è stato ingaggiato dalla New Drivers Promotion, correndo ora sotto il loro nome e con il loro supporto (non economico, ma per l’organizzazione social, possibili sponsor, allenamenti e i possibili campionati futuri).
Questi risultati, ottenuti partendo da uno svantaggio tecnico ed economico, dimostrano non solo il suo potenziale, ma anche la sua capacità di lottare e di emergere in un ambiente fortemente competitivo .
La filosofia: non aspettare, ma creare
La vera svolta per Riccardo è arrivata quando ha capito che non poteva aspettare passivamente le occasioni, ma doveva crearsele da solo. Ha fatto della proattività la sua arma segreta .
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Contattare i media: ha scritto a varie redazioni, tra le quali la nostra, per raccontare la propria storia.
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Bussare alle porte giuste: ha scritto a un team (Bestlap) durante una gara a Imola, ottenendo la possibilità di entrare nei box e parlare con la squadra
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Ottenere un colloquio: il 14 settembre 2025 era al Mugello per incontrare il team principal Maurizio Pitorri del team Bestlap.
Queste azioni, compiute con determinazione e a costo zero, gli hanno spalancato opportunità che sembravano precluse. “In un anno sono passato da zero esperienza ad un futuro test su una vera GT3, sempre con un budget limitato”.
Fonti di ispirazione e messaggio per i giovani
In un mondo spesso dominato da piloti con ingenti supporti economici, Riccardo trova ispirazione in chi, come lui, è partito dal basso.
“Assolutamente sì, sono grande fonte di ispirazione. Uno su tutti che è partito povero è Lewis Hamilton, ma il mio unico idolo è sempre stato ed è Ayrton Senna” .
Il suo messaggio per altri ragazzi e ragazze che condividono il suo sogno e le sue difficoltà è semplice ma potente: “E’ banale, ma direi loro di continuare a crederci. Crederci ogni giorno, cercare sempre un modo per aprirsi una strada per arrivare dove si vuole” .
Uno sguardo al futuro
Oggi Riccardo guarda avanti, consapevole che la strada è ancora lunga, ma armato di una determinazione che supera ogni limite. Con la licenza ACI in arrivo e un test su una Ferrari GT3 all’orizzonte, il suo futuro nel motorsport si prospetta ricco di opportunità.
La sua storia dimostra che, a volte, la mancanza di risorse economiche può trasformarsi in un’abbondanza di risorse interiori: creatività, determinazione e la capacità di non dare nulla per scontato. E forse, proprio questa è la marcia in più che potrebbe portare Riccardo Bianchi lontano, molto più lontano di quanto chiunque possa immaginare.
Per seguire il viaggio di Riccardo nel motorsport, puoi connetterti con lui attraverso la sua pagina ufficiale o sui social media (@paddock.ricc) .






