
Riccardo Rocchini è pronto a vivere una delle sfide più affascinanti della sua carriera: il Mondiale per Club, da protagonista nello staff dell’Al-Hilal Saudi Club, guidato da Simone Inzaghi. Il tecnico fiorentino classe 1983, che ha cominciato a calciare sui campi dell’US Affrico, si ritrova oggi sul palcoscenico globale del calcio, dove la sua squadra debutterà contro il Real Madrid di Kylian Mbappé.
Una sfida di livello assoluto che segna l’inizio della corsa al titolo mondiale per il club saudita. E per Rocchini, è l’occasione per misurarsi con il meglio del calcio internazionale.
Dopo la Champions, il mondo
Rocchini fa parte di quello staff tecnico che, al fianco di Simone Inzaghi, ha portato l’Inter fino alla finale di Champions League 2025, giocata il 31 maggio all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, persa contro il PSG, di Luis Enrique.
Una partita dura da digerire, ma che ha rafforzato la consapevolezza e il desiderio di rivincita. Oggi, con l’Al-Hilal, si apre un nuovo capitolo: non si tratta di rimediare a una sconfitta, ma di dimostrare che il valore di quello staff può brillare anche fuori dai confini europei.
L’Al-Hilal e una nuova ambizione
Il club saudita è una delle realtà più ambiziose dell’intero panorama asiatico. Strutture d’avanguardia, investimenti massicci, una rosa in crescita e un progetto che punta ad alzare l’asticella a livello globale. L’arrivo di Simone Inzaghi e del suo staff rappresenta un segnale forte: si vuole vincere, ma anche costruire.
Rocchini, in qualità di collaboratore tecnico, è chiamato a mettere in campo la sua esperienza maturata nei massimi livelli italiani, portando metodo e organizzazione in un contesto affamato di competenza.
Dall’Affrico a Riyadh, passando per Sassuolo e Inter
La sua storia è fatta di tappe solide e concrete. Cresciuto nel settore giovanile dell’Us Affrico
Da calciatore ha vestito le maglie di Sassuolo, Pontedera, Aquila Montevarchi, Rondinella Marzocco, forgiandosi tra campi difficili e sfide vere. Poi, dopo il ritiro, inizia ad allenare: prima al Grassina, succesivmsent come vice di Marco Baroni tra Serie B e Serie A (Benevento e poi al Frosinone), dove si distingue per dedizione e preparazione.
Dal 2019 entra a far parte dello staff di Simone Inzaghi, prima alla Lazio, poi all’Interz come collaboratore tecnico, contribuendo alla vittoria di Coppe Italia, Supercoppe e alla storica cavalcata europea, e naturalmente alla Seconda Stella, grazie allo Scudetto . Ora, per la prima volta, affronta un’avventura internazionale da protagonista.
Il Mondiale per Club come banco di prova
Mercoledì l’Al-Hilal debutta contro il Real Madrid di Mbappé: un avversario che non ha bisogno di presentazioni. È il primo test del Mondiale per Club, una competizione che non è solo un trofeo, ma una vetrina planetaria, dove si affrontano modelli di calcio, filosofie, culture.
Per Rocchini è l’occasione di mostrare quanto valgono le competenze italiane all’estero. E magari aprire le porte a una carriera che guardi sempre più lontano, anche oltre il Medio Oriente.
Dalla Toscana al mondo, senza dimenticare le origini
Nel calcio di oggi, dove spesso si bruciano le tappe,è l’esempio opposto: una crescita lenta, ma costante, fatta di studio, lavoro e coerenza. Dai pomeriggi all’Affrico ai riflettori del Mondiale per Club, senza dimenticare la fatica e l’identità di chi ha cominciato dal basso.E mentre il mondo guarda a Mbappé, Bellingham e ai grandi nomi, c’è anche spazio per raccontare il viaggio di chi, si è guadagnato tutto. A testa bassa. E adesso alza lo sguardo: davanti a lui c’è il mondo.