
Le Azzurre non si fermano più. Nella splendida cornice della finale della Volleyball Nations League 2025, l’Italia femminile guidata da Julio Velasco ha compiuto l’ennesima impresa superando il Brasile con un convincente 3-1 (22-25, 25-18, 25-22, 25-22). È il secondo titolo consecutivo, il terzo nelle ultime quattro edizioni per una squadra che ormai domina la scena mondiale. Con questa vittoria, inoltre, le Azzurre allungano la striscia di successi consecutivi nelle competizioni ufficiali a 29 partite: un record che profuma di leggenda.
Un cammino perfetto
L’Italia era arrivata a questa finale col passo delle grandi. Dopo aver dominato la League Phase con 12 vittorie su 12 e il primo posto nel ranking mondiale, le ragazze di Velasco hanno continuato a macinare gioco e risultati anche nella fase a eliminazione diretta: prima gli Stati Uniti, settimi nel ranking, spazzati via 3-0 con autorità; poi la Polonia padrona di casa, terza forza mondiale, annichilita con un altro secco 3-0. Il tutto senza mai perdere un set. In finale, la grande attesa: il Brasile, seconda nel ranking, già battuta 3-0 nella prima fase, ma mai da sottovalutare.
Antropova decisiva: l’urlo che vale un titolo
Il match contro le verdeoro è stato l’unico vero ostacolo del torneo. Dopo un primo set in salita, chiuso 22-25 per il Brasile, le Azzurre hanno trovato la forza per ribaltare l’inerzia, guidate dalla consueta regia lucida di Orro e dalla classe devastante di Egonu. Ma a prendersi la scena nel momento decisivo è stata Katerina Antropova, opposta della Savino Del Bene Scandicci, che ha messo a terra il punto del trionfo. Il suo attacco in diagonale ha chiuso il quarto set sul 25-22, facendo esplodere di gioia tutta la panchina italiana. Un sigillo che pesa, simbolo di una nazionale in cui il talento si unisce alla maturità.
Le formazioni: esperienza e talento al servizio della squadra
Il sestetto schierato da Velasco ha confermato le sue certezze: Orro in regia, Egonu opposta, Danesi e Fahr al centro, Degradi e Sylla in banda, con la sicurezza di De Gennaro libero. Il Brasile ha risposto con Roberta in palleggio, Rosamaria opposta, Diana e Julia centrali, Gabi e Bergmann in banda, Marcelle libero. Ma a fare la differenza è stata la coralità azzurra, capace di sopperire ai momenti difficili con lucidità, grinta e gestione tecnica impeccabile.
Velasco e il gruppo: la formula del successo
Dietro questo nuovo trionfo c’è la mano sapiente di Julio Velasco. Il ct argentino ha costruito un gruppo affiatato, mentalmente solido, in grado di affrontare ogni avversario con identità chiara e convinzione. Il suo lavoro ha restituito un’Italia solida in difesa, potente in attacco e soprattutto determinata come poche altre. L’equilibrio tra giovani emergenti e veterane di livello mondiale è oggi il vero punto di forza della squadra.
Il Brasile si arrende ancora: un copione che si ripete
Per le sudamericane, ancora una volta, l’Italia è stata un ostacolo insormontabile. Dopo il ko nella finale 2022, le verdeoro si sono arrese anche stavolta nonostante un percorso di tutto rispetto: vittoria secca sulla Germania ai quarti e affermazione al tie-break contro il Giappone in semifinale. Ma contro questa Italia c’era poco da fare: troppo organizzate, troppo determinate, troppo forti.
Una generazione d’oro che fa sognare
Con questo successo, le Azzurre confermano di essere la nazionale da battere nel panorama internazionale. Una generazione che mescola classe, carattere e tecnica, e che guarda già con fiducia ai prossimi obiettivi: i Campionati Europei e le Olimpiadi. La VNL è solo una tappa, ma una tappa che racconta di una squadra straordinaria, capace di far innamorare un Paese intero.
Le formazioni
ITALIA: Orro, Egonu; Danesi Fahr; Degradi Sylla; De Gennaro (L). All. Velasco
BRASILE: Roberta, Rosamaria; Diana, Julia; Gabi, Bergman
n; Marcelle (L). All. Zé Roberto.